Torno tranquillo
a torri di terra
troni di pietra
tintinnanti ritmi
guardando il fiore
di carta
sbocciare.
Odo il gemito dei tuoi occhi
ringiovanire i miei sogni,
rinnovare il mio sangue.
Costruisco la nuova Babele
nella terra, ventre caldo
del centro.
Fioriranno angeli e demoni
dalle fessure di pietre
si udiranno parole
mute ed eterne,
lasceranno l'impronta
nell'anima dei nuovi
angeli in fasce
lanceranno maledizioni
a chi nascerà vecchio
e senza occhi.
Francesco Pacchiotti
Luca G. Negro
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