Vedo castelli costruiti
sulla povera sabbia.
Gente senza età,
padrona di imperi falsi.
Voglio ridurre in rovina
la torre e veder
gli dei cadere giù.
Voglio scoprire nuovi
mondi, nuovi modi
nuovi nodi da slegare,
salpare, cadere e ritornare
mai più chiuso tra fragili mura
mai più chiamato a ricordare
l'inconcretezza di imperi di sabbia.
Ora son libero, chiamami Mondo.
Luca G. Negro
Francesco Pacchiotti
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