Alcuni poeti sopravvivono a sé stessi
in solitari digiuni dopo il grande banchetto,
mostri di desideri calpestati a piedi nudi
incidono in sé stessi popoli e legioni
di pensieri morendone eroicamente
Alcuni poeti nascono per essere soli
e muoiono solo per essere diversi
con uguale tenerezza, stringendo il fiore
dal quale spegnere la sete del sole.
Alcuni poeti bruciano il pensiero
su traccia d'inchiostro, celando la verità
ad apostoli senza occhi per capire
che solo a loro, profeti ubriachi,
sono concessi i segreti della terra,
che nelle stanze del loro cranio
enormi roghi-danze-sudore
dimora la diana vergine.
Alcuni poeti partoriscono senno
che logora le vesti,
stracci vissuti dalla strada.
Allo strisciare delle serpi
il mondo fuggiranno soppressi
al patibolo, sulla piazza gremita
lanceranno sangue
sulle parole sante
minacciando di costruire in un istante
un mondo fatto di parole maledette
e tutti allora piangeranno
chiedendo perdono
e lo chiameranno beato
fottuto marcio e santo.
Francesco Pacchiotti
Luca G. Negro
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