mercoledì 10 agosto 2011

Trentasette.

Chi ha risvegliato
l'eterno fuoco tra
le ossa e la carne
del mio torace?
Sono nato nella fiamma del pianto,
e poi il lungo sonno
nel limbo delle false orifiamme,
giacendo affamato.
Chi mi ha mostrato
le visioni contemplate
senza senno? Chi mi ha reso poi
la vista?
Per un istante il mio spirito
è stato ammesso all'eterno,
l'albero della vita
ha lasciato cadere il suo seme
dentro il mio cuore,
comprendo in me,
ri-sveglio.

Francesco Pacchiotti
Luca G. Negro

sabato 6 agosto 2011

Trentasei.

Luci in movomento,
nel cielo, veloci stelle
si apre un varco nella mente
di sacro silenzio, e lì
dove pensava fosse tutto fermo
vede il moto eterno.

Nulla si crea
nulla si distrugge.

Luca G. Negro
Francesco Pacchiotti

martedì 2 agosto 2011

Trentacinque.

Possiedo la saggezza
del vecchio e grande masso
incastrato nella terra e nel cielo.
Saggiato da braccia in ascesa,
dalle nude menti sopra la pietra
danzano seguendo linee
della sua antica pelle,
cercano il suo spirito
celato oltre lo sguardo
imparando l'elegante
leggerezza della pietra.
Canti silenziosa solitudine
tra castagni in fiore,
tu, sapiente forma,
canti gli anni e il tempo
con un orecchio donato al cielo,
e l'altro alla terra.

Luca G. Negro
Francesco Pacchiotti