martedì 2 agosto 2011

Trentacinque.

Possiedo la saggezza
del vecchio e grande masso
incastrato nella terra e nel cielo.
Saggiato da braccia in ascesa,
dalle nude menti sopra la pietra
danzano seguendo linee
della sua antica pelle,
cercano il suo spirito
celato oltre lo sguardo
imparando l'elegante
leggerezza della pietra.
Canti silenziosa solitudine
tra castagni in fiore,
tu, sapiente forma,
canti gli anni e il tempo
con un orecchio donato al cielo,
e l'altro alla terra.

Luca G. Negro
Francesco Pacchiotti

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