Caduto in trappola
ragnatela di falsità
mi reggo su un bastone
di antica saggezza
vincastro di vita poggiato
sulla terra umida
forgiato da uomini
con occhi di cielo.
Divina la mente spazia
etere fra lamenti e indugi
assorta nel segno.
Luce deformata nella rete
disegna paurose ombre d'inconscio
arcane capriole di vita,
virtù depredata nell'abito bianco
si rivela mestruo rosso
di un mondo perso e poi
ritrovato dentro me.
Luca G. Negro
Francesco Pacchiotti
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