giovedì 5 agosto 2010

Sette.

Caduto in trappola

ragnatela di falsità

mi reggo su un bastone

di antica saggezza

vincastro di vita poggiato

sulla terra umida

forgiato da uomini

con occhi di cielo.

Divina la mente spazia

etere fra lamenti e indugi

assorta nel segno.

Luce deformata nella rete

disegna paurose ombre d'inconscio

arcane capriole di vita,

virtù depredata nell'abito bianco

si rivela mestruo rosso

di un mondo perso e poi

ritrovato dentro me.


Luca G. Negro

Francesco Pacchiotti

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