martedì 29 marzo 2011

Trentadue.

Funambolo poeta di vuoti
pensiero leggero in flusso
cammina su altissimi roghi
sotto bruciano anime-cemento
del lamento romantico
ora nullo,

poeta, cerca nel vuoto la fiamma
e l'acqua. Purificala nel verso
liberato e nuovo,
re del passato
vivo nel vero, ora e poi.

Poeta che brucia a mezz'aria
in equilibrio tra vuoti
tempesta di silenzi
sul filo sottile di parole
nella carte vergine
penna e inchiostri,
non più asfalto, ma aratro
nella terra di sudore bagnata
per il frutto
non più rosso né blu, ma fluido
pensiero grigio e vuoto.

Francesco Pacchiotti
Luca G. Negro

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