martedì 22 marzo 2011

Trentuno

Tuoni celesti potenti
Di mani su pelli di tamburi
I piedi nudi calpestano
Rovine di cemento
Soffocate da ruggiti
Di gemme sbocciate
Nella luna di primavera
È il sole che s'inchina al giorno

Un uomo nuovo
Con occhi lontani
Plasmato dalla terra
Soppesa su punta di dita
Ogni respiro libero

Ha dipinto in sè
Il mare in tempesta
Il silenzio della pietra
L'eleganza del vento

I caldi giorni torneranno
E la pelle ritroverà colore
Fulgida di meraviglia infantile
Apriremo presto gl'occhi

Un' Apocalisse di Luce

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