mercoledì 13 ottobre 2010

Ventitre.



In celle bianche di cemento
consumiamo le suole di scarpe-menti
tenendo il tempo di marce di spilli
cucendo pensieri a dolore pulsante

Raggruppati in cerchio
a capo chino, sguardo alla terra
raccogliendo nelle ematiche mani
sole speranze sorde di neve
che copre, zittisce, acceca

Macchine di non pensieri
gridiamo isterici schermo-immagini
piangendodentro per qualcosa
perso nella lontanissima alba
tra carne ossa muscoli elettrici
che un tempo erano uomo


Francesco Pacchiotti
Luca Giovanni Negro

1 commento: