venerdì 23 luglio 2010

Due.

La mente si inchina

nera come ali di corvo

avvolgendo braccia in coma.

Assopita nell'assenzio,

naufragata in dormi-veglia.

La terra ha un suono opaco

gridato e sordo

umido e arcano

segregato dentro mura

d'avorio, non lasciarlo uscire.

Ascoltalo morire. Siediti

e scuoti la terra ancora.

Fiori secchi e rossi

senza petali decadono.


Perdere la vita d'estate.


Francesco Pacchiotti

Luca G. Negro

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